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In biblioteca anche giovani cinefili

Giovedì 27 febbraio, alle ore 17, presso la sala Bobbio della Biblioteca Civica, il gruppo di lettura è diventato anche cinefilo. La professoressa Fulvia Maldini ha riunito, come ogni mese, il gruppo di lettori per condividere, in un’atmosfera gioviale, pareri e opinioni su autori e libri. Il mese di febbraio ha avuto, come ambiziosa mission, quella di commentare e motivare la scelta di trasposizioni cinematografiche tratte da libri di successo. Un’occasione per avvicinare incalliti cinefili al tradizionale appuntamento in biblioteca.

Il primo ragazzo intervenuto al dibattito, Marco Castelletti (’83), ha commentato il libro “Il cacciatore di androidi”, un romanzo di fantascienza, scritto da Philip K. Dick nel 1968 e da cui è stato tratto il film “Blade Runner” (1982), di Ridley Scott. Una curiosità: in Italia il libro è stato pubblicato con tre differenti titoli, a seconda dell’anno di uscita. Intitolato all’inizio “Il cacciatore di androidi”, è stato in seguito ribattezzato  con lo stesso titolo del film, “Blade Runner”, per poi essere ritradotto e ripubblicato con il titolo, più aderente all’originale, “Ma gli androidi sognano pecore elettriche ?”. Infarcito di tematiche filosofiche ancora tremendamente attuali e irrisolte (cos’è reale e cosa non lo è, cosa è umano e cosa no, le droghe, le difficili relazioni fra umani e robot, i simulacri…), il film è risultato molto all’avanguardia per l’epoca, almeno sul versante effetti speciali. I più moderni Avatar hanno, allora, molto da invidiare a “Blade Runner”? Il dibattito è ancora aperto!

La seconda ragazza, Roberta Taverna (’88), si è cimentata nella (ri)scoperta di “Mary Poppins”, un libro che, a suo dire, è al giorno d’oggi un po’ “nel dimenticatoio”, ma che dovrebbe essere letto dalle attuali generazioni di bambini e adolescenti. “Come mai-si chiede, quasi senza retorica-il film è noto a tutti, ma i relativi libri scarseggiano o sono addirittura fuori catalogo ?”. Il romanzo, scritto da Pamela L.Travers, è considerato un classico intramontabile ed è il soggetto per il film (e musical) “Mary Poppins”. Si tratta, tuttavia, di una vera e propria saga, anche florida, a giudicare dal numero di volumi sulla perfetta bambinaia che, generando un nome comune, è diventata un mito. Essere una mary poppins significa essere, al tempo stesso, irriverente e seria, insomma la tata per eccellenza.

Alcuni libri che costellano la galassia “Mary Poppins”: “Mary Poppins ritorna” (1935), “Mary Poppins apre la porta” (1943), “Mary Poppins nel parco” (1952), “Mary Poppins dalla A alla Z” (1962), “Mary Poppins in cucina” (1975), “Mary Poppins in via dei Ciliegi” (1982), “Mary Poppins e i vicini di casa”… Alla fine Roberta annuncia l’imminente esordio cinematografico di “Saving Mr. Banks”, un film celebrativo per festeggiare gli 80 anni della baby sitter più famosa al mondo e il mezzo secolo dall’omonimo film (1964), interpretato da un’impeccabile Julie Andrews. Prepariamoci, quindi, a comprare, con due penny, carta e spago per l’aquilone…

Un altro film oggetto di dibattito è stato “The Wizard of Oz” (1939), interpretato da Judy Garland nelle vesti di Dorothy e dalla brillante continuazione, targata Disney, “Return to OZ” (“Nel fantastico mondo di Oz”, 1985) in cui è la piccola Fairuza Balk a indossare le celebri scarpette di rubino. Sono stati volontariamente inseriti dei collegamenti con il film del ’39. Decisamente più tetro e poco musical, il film disneyano, uscito a metà anni Ottanta è, nel complesso, più fedele ai libri di Baum che, come per “Mary Poppins”, innescò un effetto a cascata, arrivando a una dozzina di libri su Oz. In “Return to OZ “, Dorothy    ha nove anni, come nei libri: invece Judy Garland ne aveva sedici quando la impersonò. Il film è pure disseminato di situazioni inquietanti e scene di violenza: anche Baum, del resto, tinge spesso di tragico il libro, facendo sfiorare la morte a vari personaggi, come al leone codardo nel campo dei papaveri velenosi…

Il Gruppo di Lettura si è rivelato anche una proficua sinergia fra giovani redattori: infatti la “Redazione Giovani” dell’Informagiovani ha trovato, in Marco e Roberta, un fertile terreno di collaborazione.  Essendo entrambi appassionati di giornalismo, potranno suggerire, in futuro, nuove idee e  curiose tematiche d’interesse giovanile a Lucio, Elia, Francesca, Eleonora e alla sottoscritta. Per collaborare con la Redazione Giovani del Comune di Alessandria scrivere all’indirizzo redazionegiovanialessandria@gmail.com.

Mara Ferrari, Redazione Giovani del Comune di Alessandria